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Rack indica la struttura meccanica di sostegno, su cui sono poi montate le parti hardware vere e proprie, di valore arbitrario: ad esempio, un armadio elettronico di un sistema complesso, ovvero un ARL elettrico della rete telefonica.
Solitamente per gli apparati ospitati non vengono utilizzati case come quelli dei personal computer perché occuperebbero troppo spazio, aumentando quindi i costi di alloggiamento in caso di affitto dei locali ospitanti, ma case di dimensioni ridotte ovvero più compatti.
Gli apparati ospitati poggiano su delle slitte in metallo, che possono scorrere per estrarre in maniera semplice ogni componente del rack. I server vengono costruiti principalmente in case di forma rack, occupando 1 o 2 unità per i più piccoli, mentre per i server blade possono arrivare fino a 10 unità.
Ogni armadio rack possiede un dispositivo (solitamente meccanico) di chiusura, per impedire l’accesso a terzi. Gli armadi rack sono ampiamente usati nel campo industriale, delle telecomunicazioni e informatico, e servono a contenere in modo ordinato, flessibile e facilmente accessibile apparati di rete quali server, switch, router, strumenti di misura ecc. In questo modo in caso di guasto o al momento in cui si decide di aggiornare un componente, la sostituzione del pezzo o la sua manutenzione può essere effettuata velocemente ed in modo pulito e sicuro, cosa ben più problematica, onerosa e con interruzione sulla disponibilità di servizio offerto nel caso di apparato unico monoblocco.
La prassi consolidata di buon approntamento di un armadio rack implica la presenza di alimentazione elettrica costante e di una temperatura dell’aria preferibilmente attorno ai 20 °C per permettere un corretto funzionamento dei componenti elettronici. Per questo motivo, spesso negli armadi si trovano gruppi di continuità e ventole disposte anch’essi su supporti rack. Solitamente in un rack, oltre a server e altri dispositivi produttivi si trovano: